Un amore cosi grande dove può arrivare? Oltre l’infinito dove non c’è spazio, dove non ci sono ostacoli, ma c’è solo amore che abbraccia ogni angolo del mondo e che abbraccia  soprattutto un continente chiamato: AFRICA .

 

Domenica 13 giugno ore 9.15, sto tornando dalla chiesa, dopo aver ascoltato la Santa Messa. Sono al volante della mia Toyota (dono della Divina Provvidenza), la strada è infangata, siamo nella stagione delle piogge e la strada non è asfaltata; attraverso il villaggio di Gbangbanga e per un attimo, come se fosse la prima volta che lo vedo, guardo questa mia gente, questi bambini che camminano nel fango, guardo questo villaggio e mi prende una forte emozione da riempire gli occhi di lacrime.
Mi fermo per parlare con la mamma della piccola Jaua, il suo papà è morto da poco, ha accusato dolori addominali e dopo quattro giorni è morto, mi diceva sua moglie. Che tristezza infinita.
Riprendo la strada, ci sono alcuni asinelli che trasportano dei contenitori di acqua, riempita al pozzo di Gbangbanga; rallento per non spaventare gli asinelli.
Quando arrivo al portone del cantiere, c’è una bambina di circa dieci anni con il suo fratellino, anche loro hanno un asinello che trasporta dei contenitori di acqua, li chiamo per donare alcuni gateaux (frittelle africane) e corrono felici a raggiungere il loro asinello.
All’entrata del cantiere, alcuni aironi bianchi mi danno il benvenuto. Li osservo: sono bellissimi.

 

Perché tutta questa cronaca domenicale? Che cosa è mai ancora oggi questa “mia” Africa?
Stiamo cercando di realizzare in questo angolo remoto dell’ Africa, un ospedale il Piccolo Cedriac per alleviare la sofferenza, il dolore, per ridare la salute, la gioia di vivere a ogni persona che soffre.
Il 23 aprile 2013 scrivevo al Procuratore Generale Dr. Pasqual Dakin della Corte d ‘Appello di Parakou: “…Noi desideriamo unicamente fare del bene per amore di Dio, curare i bambini e le mamme del Benin. Ma ora ci sono alcuni che vogliono bloccare chi vuole alleviare la sofferenza dei bambini del Benin. Sono dei profittatori […] che stanno cercando di combattere contro il bene del Benin, stanno cercando di combattere contro i vostri bambini, contro le vostre madri, stanno cercando di combattere contro gli stessi malati del Benin. È la verità”.
Noi dobbiamo continuamente combattere, difendere chi non lo può fare, senza nessuna paura e con il coraggio e la «forza di Dio».

 

Stiamo per riprendere i lavori di questo nostro Ospedale Piccolo Cedriac che sta sorgendo a Goumori, nel Comune di Banikoara nord Benin.
Ogni donazione sarà la benvenuta per fare diventare realtà cioè funzionante, almeno una parte, l’Ospedale Piccolo Cedriac.
Vi terremo informati con questo nostro SitoWeb.
Il nostro grazie più grande, con la certezza che il nostro Dio, Signore del cielo e della terra, non dimentica chi aiuta i Suoi poveri.

 

Dott.ssa Ornella Carrara
Responsabile del progetto.

 

Bonifico bancario intestato a
Associazione Piccolo Cedriac onlus- BPER Banca Brescia via Trieste
IBAN IT7810538711210000042679723